mercoledì 26 ottobre 2011

Stranezze Milanesi #1

Ho messo la specifica “#1” perché sono fermamente convinta che questa città nasconda molte più stranezze di quelle che posso aver notato io in così poco tempo. E poi c’è anche da dire che non ho girato molto, causa lezioni universitarie, se si escludono i giri per cercare la casa. 
Per ora quindi beccateve queste chicche!

#1 La notte del lavaggio strade
A Milano ogni strada viene lavata una volta a settimana, di notte. E in quella notte c’è il divieto di sosta per tutte le macchine, con mega multone per chi se ne dimentica! Addirittura esiste un servizio in abbonamento che ti manda un sms-promemoria per ricordarti di spostare la macchina ‘-.-


Ma ‘ndo la mettono la macchina questi? Beh, si sono inventati una soluzione geniale: il giorno della pulizia strade parcheggiano sul marciapiede! Ed è un’abitudine tollerata da tutti, vigili compresi: in pratica se la macchina viene lasciata lungo la strada ti fanno la multa, mentre se la parcheggi sul marciapiede no.
Comunque c’è da dire che il problema del parcheggio a Milano è pesante (stanno messi peggio di Roma, giuro!), quindi spesso e volentieri le macchine le parcheggiano su due file: una ad incastro sul marciapiede, ed una normale a lato del gradino. Allego foto, che rendono meglio l’idea!





#2 La viabilità umana


Nella atletica arte dello slalom umano a velocità elevata (in cui sto diventando una campionessa) ho notato che se sul marciapiede chiedi scusi! oppure permesso! per passare tutti si voltano inviperiti, manco li mandassi a quel paese. E ti guardano pure mezzo storto!
Se invece usi la tecnica di sfondamento nessuno trova niente da ridire. Bah.

#3 Il gelato


Qui il gelato (non che ne abbia mai preso uno, ci sono 7 gradi lì fuori!) si paga a gusti. 
Cioè, a me sembra assurdo, ma non c’è la differenziazione tra cono piccolo, medio o grande…dipende tutto da quanti gusti ci vuoi mettere! E i prezzi sono comunque alti, si parte da 1.50 € per un gusto solo nelle gelaterie più economiche e si va a salire a seconda del numero di gusti. E il cono piccolo milanese è comunque molto più piccolo del cono piccolo romano. Oh!

 

#4 I tre bacetti


Qui si danno tre bacetti sulla guancia! Cioè, in realtà non so se è un’usanza di tutti i milanesi o solo di quelli che vengono dall’hinterland (a Roma diremmo: quelli fuori dal Raccordo), perché finora non ho ancora salutato con il bacetto un milanese doc. Ovviamente le mie figure di merda si sprecano: abituata a dare due bacetti sulla guancia, mi allontano automaticamente lasciando l’altra persona con la guancia esposta (e con annessa espressione ebete e un po’ perplessa)!

Comunque anche in questo caso la sanctissima atque reverendissima Wikipedia (sempre sia lodata!) dà ragione a noi romani.
“In
Italia il bacio è diffuso come forma di saluto soprattutto tra parenti, in particolare tra coloro che non si vedono molto frequentemente. Generalmente ci si scambiano due baci. Il bacio singolo è invece più informale e viene usato quando ci si vede quotidianamente, soprattutto tra membri della stessa famiglia.” (non mi credete? Click!)

#5 Elefanti in città


Milano è invasa da piccoli e adorabili elefantini colorati, sparsi in tutta la città. 


L’iniziativa, chiamata Elephant Parade, ha un doppio scopo benefico. Mira a salvaguardare la sopravvivenza dell'elefante asiatico, specie a rischio di estinzione, e raccogliere fondi per Telethon. Quindi girando per strada ci si imbatte in una moltitudine di riproduzioni di cuccioli di elefanti a grandezza naturale dipinte da artisti famosi ed emergenti.



>>> QUI <<< una galleria d’immagini con i più “famosi”


#6 Tombini in via Montenapoleone

Come appena ho raccontato degli elefantini, un’altra installazione d’autore ha catturato la mia attenzione: si chiama “Sopra il Sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata”. L’altro giorno passeggiavo per via Montenapoleone (la via Condotti di Milano, per intenderci) e ho notato una serie di tombini smaltati e colorati…

  

ora ho scoperto che si tratta delle opere di cinque urban painter provenienti dalle capitali della street art: Milano, Berlino, Parigi, Londra e New York. Come dicono sul sito dell’iniziativa, “Un modo diverso di fruire l’arte che per una volta non sarà attaccata su una parete, ma si potrà addirittura calpestare.” 


#7 Numeri Austriaci

Durante la dominazione austriaca tutti i palazzi di Milano furono numerati, con un ordine a spirale che partiva dal Palazzo Reale per arrivare fino ai bastioni. Alcuni di questi numeri esistono ancora, e mettono un po’ di confusione a volte!

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