sabato 15 ottobre 2011

Roma, Milano e la nuova avventura

6 giorni fa ero a casa mia, nella cara vecchia Capitale d'Italia, alle prese con due valigie più grandi di me, decine di scatole e scatoloni organizzati per argomenti e contenuti e zero voglia di partire.

Mi trasferisco a Milano. Che idea assurda deve sembrare, vista da fuori! Infatti, in questi 6 giorni, me ne sono sentita dire di tutti i colori.
"Cioè...fammi capire... TU da Roma te ne vieni a Milano? E PERCHE'?!" (la frase più quotata)

I motivi, in verità, sono tanti, tantissimi. Volendo stilare un elenco approssimativo, possiamo riassumerli in punti fondamentali:
  1. Ho bisogno di autonomia: è bellissimo tornare a casa e trovare la cena pronta, ma diventa necessario ad un certo punto poter tornare a casa e avere la facoltà di decidere se, quando e cosa mangiare, o se forse è meglio approfittare delle prime ore della sera per studiare, o addirittura SE tornare o no per cena.
  2. Ho bisogno di una nuova sfida intellettuale. La specialistica a Roma Tre sarebbe stata poco stimolante: gli stessi professori, lo stesso tipo di esami, la stessa gente. Qui è tutto diverso, anche un semplice esame standard è diverso da quelli che ho fatto a Roma.
  3. Il politecnico. Perennemente ai primi posti nelle classifiche italiane delle università,è una garanzia sul curriculum di uno studente di architettura.
  4. La specialistica che ho sempre voluto fare è solo qui e a Venezia. Beh, fra le due, meglio qui...non ho mai avuto un buon rapporto con il Veneto, e poi vogliamo mettere tutta quell'umidità?!
  5. L'internazionalità. Dico solo che i miei corsi sono in inglese, visto che di italiani ce ne stanno ben pochi.
  6. Il cambiamento. Il contatto con una mentalità simile (siamo pur sempre italiani!) ma sotto alcuni aspetti diversa non può che farmi bene.
E' stato difficilissimo lasciare il "nido" di amici e parenti a Roma, soprattutto perchè nell'ultimo anno ero riuscita a modellarlo nel modo più adatto a me. Avevo intorno a me solo le persone migliori, accuratamente selezionate nel corso degli anni.
Ma ora sono qui, la sfida è aperta...si prospettano tempi difficili, ma non per questo brutti, anzi!

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