Mi trasferisco a Milano. Che idea assurda deve sembrare, vista da fuori! Infatti, in questi 6 giorni, me ne sono sentita dire di tutti i colori.
"Cioè...fammi capire... TU da Roma te ne vieni a Milano? E PERCHE'?!" (la frase più quotata)
I motivi, in verità, sono tanti, tantissimi. Volendo stilare un elenco approssimativo, possiamo riassumerli in punti fondamentali:
- Ho bisogno di autonomia: è bellissimo tornare a casa e trovare la cena pronta, ma diventa necessario ad un certo punto poter tornare a casa e avere la facoltà di decidere se, quando e cosa mangiare, o se forse è meglio approfittare delle prime ore della sera per studiare, o addirittura SE tornare o no per cena.
- Ho bisogno di una nuova sfida intellettuale. La specialistica a Roma Tre sarebbe stata poco stimolante: gli stessi professori, lo stesso tipo di esami, la stessa gente. Qui è tutto diverso, anche un semplice esame standard è diverso da quelli che ho fatto a Roma.
- Il politecnico. Perennemente ai primi posti nelle classifiche italiane delle università,è una garanzia sul curriculum di uno studente di architettura.
- La specialistica che ho sempre voluto fare è solo qui e a Venezia. Beh, fra le due, meglio qui...non ho mai avuto un buon rapporto con il Veneto, e poi vogliamo mettere tutta quell'umidità?!
- L'internazionalità. Dico solo che i miei corsi sono in inglese, visto che di italiani ce ne stanno ben pochi.
- Il cambiamento. Il contatto con una mentalità simile (siamo pur sempre italiani!) ma sotto alcuni aspetti diversa non può che farmi bene.
E' stato difficilissimo lasciare il "nido" di amici e parenti a Roma, soprattutto perchè nell'ultimo anno ero riuscita a modellarlo nel modo più adatto a me. Avevo intorno a me solo le persone migliori, accuratamente selezionate nel corso degli anni.
Ma ora sono qui, la sfida è aperta...si prospettano tempi difficili, ma non per questo brutti, anzi!
Ma ora sono qui, la sfida è aperta...si prospettano tempi difficili, ma non per questo brutti, anzi!
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