domenica 23 ottobre 2011

Luci della Centrale Elettrica - Nei garage a Milano Nord

I semafori cominciavano a lampeggiare 
centimetri tra le nostre bocche con un contratto andato a male 
le istruzioni per abbracciarsi 
e per ballare negli scompartimenti delle metropolitane 
sarà l’effetto serra il nostro carcere speciale 
le fotocopie del cielo milanese 

che Milano era veleno, che Milano era veleno 
era un deserto al contrario 
un cielo notturno illuminato a giorno 
da stelle cianotiche da stelle con tuo nome 
le insegne luminose e i tifosi violenti 
arruoliamo i brigatisti, arroghiamoi brigatisti, arruoliamo i brigatisti. 

Nei bar deserti sui navigli 
la curiosità ci divorava 
e staremo ad abbaiare a questo cielo da rottamare 
abiteremo in un centro sociale affacciato sulle discariche e sul mare 
ma lavoreremo ancora in nero 

Milano era veleno, Milano era veleno 
era un deserto al contrario 
un cielo notturno illuminato a giorno 
da stelle militanti da stelle deficienti 
dalle p-38 caricate a sale 
Milano da bere - Milano da pere 
amori interinali e poliziotti di quartiere 
nei bar deserti i navigli 
per ammazzare il tempo ci siamo sconvolti, per ammazzare il tempo ci siamo sconvolti 
per ammazzare il tempo ci siamo sconvolti, per ammazzare il tempo ci siamo sconvolti 
nei garage a Milano nord, nei garage a Milano nord 
nei garage a Milano nord, nei garage a Milano nord. 

Chi odia i Terroni. Chi ha crisi interiori. 
Chi scava nei cuori. Chi legge la mano. 
Chi regna sovrano. Chi suda e chi lotta. 
Chi mangia una volta. Chi gli manca una casa. 
Chi vive da solo. Chi prende assai poco. 
Chi gioca col fuoco. Chi vive in calabria. 
Chi vive d’amore. Chi prende i sessanta. 
Chi arriva all’ottanta. Chi muore a lavoro. 
Chi muore a lavoro. Chi muore a lavoro. 
Chi muore a lavoro. Chi muore a lavoro. 


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