lunedì 17 ottobre 2011

La Questione Brioche

Milano, sono le 7.45 di un gelido mattino di ottobre.

Già che apro gli occhi e mi sveglio immersa nel gelo e nel grigio (non è che sono finita in una cella frigorifera?) sinceramente un po’ me rode.
Mi avvio intirizzita verso il Politecnico, 5 minuti a piedi dalla mia attuale abitazione, ma dopo circa 50 metri sono talmente infreddolita che inizio a pensare ad alcuni possibili rimedi:
  1. Tornare a casa, sotto alle coperte, e diventare mooooolto amica del gatto (ulteriore fonte di calore);
  2. Percorrere tutta la strada correndo e saltellando, incurante del sudore;
  3. Fermarmi al bar a metà strada e prendermi un cappuccino bollente;
  4. Tornare a Roma, supplicare la segreteria studenti di Roma Tre di riammettermi alla specialistica e abbandonare questa città;

Decido per la più immediata soluzione, la numero 3.

Entro nel bar, chiedo un cappuccino ed un cornetto, pago e vado al bancone. La barista, da brava milanese, sta già freneticamente preparando decine di caffè e prendendo mille ordinazioni quando le chiedo la mia.
Nonostante il sovraffollamento del bar riesce comunque a trovare i suoi maledetti 10 secondi per farmi incazzare.
“Signorina cosa intende per cornetto alla crema?”
(Secondo te, in una vetrina dove ci sono solo danesi, bombe e cornetti semplici, al cioccolato e alla crema…cosa vuoi che intenda?!)
Le indico il cornetto in questione, e lei mi fa: “ah, ma questa è una brioche!”
Poi uno dice che non si deve incazzare.
Malimortaccitua, non fare finta di non aver capito, sono le 8 meno un quarto, fa freddo, è tutto grigio e mi sembra inutile sottolineare a quest’ora la mia diversa provenienza. Damme sto cornetto e stai zitta! Che poi, fra l’altro, il tuo fottuto dialetto di prima mattina mi irrita alquanto. E se vogliamo dirla tutta, i cornetti/brioches manco li sapete fà!

Da domani farò colazione a casa.
Certe cose di prima mattina mi rovinano l’umore.

Non contenta, dopo la lezione sono tornata a casa ed ho controllato su wikipedia (sempre sia lodata!).
Cercando la parola Brioche, esce un trafiletto di disambiguazione che recita: 
Disambiguazione – Se stai cercando il dolce a forma di mezzaluna, vedi Croissant.

Quindi, cari i miei saputelli milanesi…se proprio vogliamo essere precisi si chiama Croissant (tradotto in italiano: cornetto)! 

Ma Santa Wikipedia già è a conoscenza dell’ignoranza sull’argomento dei popoli nordici, infatti specifica:

Il termine brioche viene inoltre comunemente usato nelle regioni dell'Italia settentrionale per indicare il croissant, chiamato invece cornetto nelle regioni centrali e meridionali.


P.S. Se mi è consentito fare una saggia citazione, aveva ragione Giacomo nell'esclamare: mannaggia alle brioches!

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