Eccoci finalmente giunti al secondo capitolo della
simpaticissima attività in cui mi sono dilettata in queste due settimane
milanesi.
Fatto sta che abbiamo finalmente trovato due valide
soluzioni, e quindi appena avremo la conferma (a giorni) leverò le tende dalla
casa della mia pazientissima amica che mi sta ospitando (e le farò un monumento!).
Girando per case mi è capitato davvero di tutto. Qualche
esempio?
Vabbè, la frikkettona di Architettura in una casa dove non
ci sono scrivanie né lavatrici (I panni dove li lavate? C’è la lavanderia a
gettoni! Ah, come in America! No, ti prego, non mi nominare l’America perché li
odio quei capitalisti bastardi. Ok, senti, per la scrivania…fai architettura, il
PC come lo usi? Mi sono rubata una tavola di compensato e lo uso sul letto –
aaaah, allora sì) dove però c’è una coltivazione di cannabis sativa in balcone
e “stiamo sempre a fare feste e cene tutti insieme” (no, grazie, ho passato
quella fase, mò voglio solo concludere questa specialistica).
Poi c’è stata la
stanza doppia che avrei dovuto condividere con un’altra ragazza che mi ha detto
subito: “se per te non è un problema una settimana si e una no c’è la mia
ragazza che dorme con me nel letto”. Eh, già stanza è piccola, poi dormiamoci
pure in 3 no?
Poi ci sono centinaia di stanze in zone veramente tremende
di Milano, roba che “manco il casilino 23”…come il simpatico appartamento che
abbiamo visto oggi, tra l’altro sotto una insistente pioggerellina monotona che
rendeva il tutto davvero molto underground (ma nel senso letterale: sottoterra
nell’animo e nell’apparenza) e con la padrona di casa che ha avuto il coraggio
di proporre un prezzo esorbitante! (tra l’altro l’appartamento era davvero un
buco e troppo fuori mano!)
Abbiamo anche cercato tramite agenzia, ci sono dei bilocali
carini a 600€, tentar non nuoce…peccato che la ragazza inviata dall’agenzia si
fosse dimenticata di avvisare gli inquilini attuali dell’appartamento (una
giovane coppia), che stavano mangiando e si sono ritrovati in casa due ragazze
fradice dalla testa ai piedi che hanno infangato tutto il parquet con le scarpe…e
fra l’altro, non sapendolo, ovviamente avevano lasciato tutto in disordine, il
letto da rifare, i piatti nel lavandino…vabbè.
Chiudo con la chicca dell’appartamento di stamattina, dove c’era
un modernissimo impianto di riscaldamento a gas…una cosa che forse è uscita di produzione da mezzo secolo, più o meno, e avevo visto solo nelle case vecchissime in campagna da mia nonna!
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